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07SV Cisano sul Neva N1007641# vedi così Da Albenga San Giorgio, proseguendo fra vivai (ben allineati plotoni di vasi con pianta), alberi e muri fioriti, dopo 7-8 chilometri si arriva a Cisano sul Neva. Per saperne di più --------------- Cisano sul Neva è un soleggiato paese dell'entroterra di Albenga, fatto costruire nel 1247 dal comune di Albenga per opporlo alla città fortificata di Zuccarello allora in mano ai Clavesana. Quasi nulla rimane oggi delle antiche opere di fortificazione tranne alcuni tratti di mura che lasciano intravedere resti di torri. Un bel complesso monumentale è costituito dalla Chiesa della Maddalena ed il campanile costruito su di una antica torre.Il paese è sovrastato dal paese di Conscente conservato in ottimo stato.La parte nuova di Cisano è costituita da moltissime ville sparse tra il verde dei giardini e delle vigne. Un muro della chiesa di San Calocero con archi omani stretti e sottili è la testimonianza della più antica chiesa della val Neva. (da VEDI) <=Nella piazzetta davanti alla chiesa, che il vecchio campanile considera troppo nuova.domenica 31 marzo 2013
martedì 26 marzo 2013
7] Mallare (SV): il paese ❷
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07SV Mallare N1007667.JPG# - ⊳MELIOR⊲ Una via: sullo sfondo il campanile (edificato nel 1697) della chiesa di San Nicola di Bari (1570-1637) nel borgo storico "del Carruggio" nei pressi della chiesa della confraternita del Santo Spirito, quest'ultima risalente al 1450. VEDI ------------------- Màllare (Màllae in ligure, e Malle nella variante locale) è un comune italiano di 1.214 abitanti della provincia di Savona in Liguria. Il comune è situato nell'alta val Bormida alla confluenza dei torrenti Biterno e Cravarezza, immissari del torrente Bormida di Mallare.VEDI Santuario di Santa Maria dell'Eremita. Sita in località Eremita e prima parrocchiale di Mallare (Diocesi di Mondovì), fu eretto sopra un tempio pagano preesistente. La struttura è di origine medievale, ingrandito in epoca barocca e rimaneggiato a fine Ottocento. VEDI7] Mallare (SV), Santuario di Santa Maria dell'Eremita ❸
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07SV Mallare, Eremo N1007666.JPG - ⊳MELIOR⊲ Accesso: il varco nel muro di cinta e la porta di accesso alla "rotonda", antistante la più recente chiesa, visti dall'ombroso slargo dove termina la strada. -------------------------- Màllare (Màllae in ligure, e Malle nella variante locale) è un comune italiano di 1.214 abitanti della provincia di Savona in Liguria. Il comune è situato nell'alta val Bormida alla confluenza dei torrenti Biterno e Cravarezza, immissari del torrente Bormida di Mallare.VEDI Il santuario di Santa Maria dell'Eremita o di Santa Maria della Rotonda è un santuario mariano del comune ligure di Mallare, in val Bormida, nella provincia di Savona. L'edificio religioso è situato lungo la strada per il colle di San Giacomo verso Orco Feglino e Finale Ligure. Il santuario fa parte della diocesi di Mondovì. Secondo le fonti storiche la parte più antica della "Rotonda" fu edificata in epoca romana e quindi adibita a tempio romano nel VI secolo. Lo scampato pericolo all'epidemia della peste nel 1631 fu la motivazione che animò la comunità mallarese all'ampliamento del santuario con un nuovo corpo rettangolare e in stile barocco. Le due cappelle laterali, dedicate a san Giuseppe e a Maria Vergine Addolorata, furono costruite nel 1870. Una terza e definita aggiunta si costruì nel 1891 con una nuova "rotonda", molto più grande e alta della prima, di forme neoclassiche, e terminante in un'ampia cupola non terminata del cupolino per mancanza di fondi. L'attiguo campanile fu edificato nel 1697, restaurato nel 1905 e nel 1986 con l'aiuto della popolazione. (da wikipedia) Cancellata che divide la rotonda dal resto della chiesa. Fontanella sul lato sinistro del Santuario, ai margini del torrente.mercoledì 20 marzo 2013
1] Bessa (BI): incisioni rupestri ❷
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01BI- la Bessa - Zubiena, Vermogno N1111283 - ⊳MELIOR⊲ Uno dei 57 massi erratici con incisioni preistoriche della Bessa. Per foto migliori, completezza e approfondimento VEDERE QUI Passandoci accanto i massi si vedono bene, le incisioni meno: bisogna sapere che ci sono e cercarle spostando con la mano le foglie e il terriccio, almeno per me. Presso la Riserva naturale speciale della Bessa è percorribile il sentiero delle “Incisioni Rupestri”, un interessante itinerario autoguidato ad anello dedicato alla scoperta delle diverse tipologie di incisioni rupestri rinvenute su alcuni delle centinaia di massi erratici che, trasportati sin qui dal ghiacciaio Balteo, sono sparsi su tutta la superficie della Bessa. La presenza su 57 di questi massi di incisioni rupestri, prevalentemente a forma di incavi emisferici (coppelle), attesta una colonizzazione protostorica dell’area che, a partire dal V/IV sec. a.C., si ritiene fosse controllata dai Salassi insieme a parte del territorio dell’attuale provincia di Torino ed alla Valle d’Aosta. (da VEDI) ---------- La presenza di massi erratici nella Bessa si deve allo smantellamento, ad opera dei torrenti Viona ed Elvo, di morene edificate dal ghiacciaio Balteo che durante la prima fase glaciale pleistocenica (circa 800000 anni fa) fluiva dalla Valle d'Aosta e si espandeva nell'angolo nord occidentale della Pianura Padana. L'erosione di questi due corsi d'acqua arrotondò in parte i massi ed i ciottoli che ora appaiono come imponenti cumuli di discarica della miniera romana. I massi isolati o in piccoli gruppi prodotti da blocchi di frana sulla superficie glaciale che fungeva da nastro trasportatore, sono sparsi lungo tutta la superficie del terrazzo superiore che doveva apparire, prima dello sconvolgimento minerario, come un movimentato altopiano ciottoloso inciso da vallette trasversali in approfondimento verso Est. (da VEDI) Bessa: il sentiero corre lungo il muro a secco, la diramazione è appena percepibile.1] La Bessa - Zubiena (BI), Vermogno: riparo ❷
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01BI la Bessa - Zubiena, Vermogno N1111284.JPG - ⊳MELIOR⊲ Masso-riparo preistorico Un magnifico riparo sotto masso con corridoio in muratura a secco e gradini di accesso ------------------------- La Riserva Naturale Speciale della Bessa, istituita nel 1985, è situata nel Piemonte settentrionale allo sbocco della Valle d’ Aosta e alla base delle pendici meridionali delle Alpi Biellesi, in provincia di Biella. Estesa per 7.5 kmq è delimitata a Nord dai resti di una morena del Pleistocene Inf. e dalle alluvioni quaternarie del torrente Elvo, a Sud da una seconda morena della stessa fase glaciale e dalla valle del torrente Olobbia. L’area della miniera [d'oro romana] le cui evidenze archeologiche sono databili al II/I secolo a.C. con tracce di frequentazioni anteriori rappresentate in gran parte da massi erratici con incisioni rupestri è costituita da 2 terrazzi di origine fluvioglaciale ricoperti, nel Terrazzo Superiore da cumuli di ciottoli ed in quello Inferiore da sabbie e ghiaie, residui del lavaggio per l’estrazione del metallo. (da VEDI) Un riparo più moderno? <<==Il castelliere1] La Bessa - Zubiena (BI), Vermogno ❷
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01BI la Bessa - Zubiena, Vermogno N1111286.JPG - ⊳MELIOR⊲ La "palude". Nell''enorme continuo terreno di ciottoli della Bessa è un'eccezione questa "palude" alimentata da sorgenti sotterranee. -------------------------- Singolare è invece un piccolo bacino palustre, a ridosso della Cascina del Sirogi, l’ultima cosa che si potrebbe pensare di rinvenire in un ambiente tutt’attorno prettamente “roccioso”. Tra l’altro quella piccola superficie umida ospita alcune specie veramente singolari: la veronica delle paludi (Veronica scutellata ), le cui uniche due altre segnalazioni nel Biellese (laghi di Viverone e di Bertignano) non hanno avuto conferme recenti; la cannella delle torbiere (Calamagrostis canescens ), una graminacea nota in Piemonte solo nel Biellese e alla Garzaia di Valenza; la viola palustre (Viola palustris ), specie di ambienti montani che molto raramente si rinviene a queste quote (300 m), l’erba scopina (Hottonia palustris ) e l’erba vescica (Utricularia australis ), entità ormai divenute rarissime per le “bonifiche” effettuate negli ambienti umidi di pianura. (da VEDI) La Riserva Naturale Speciale della Bessa, istituita nel 1985, è situata nel Piemonte settentrionale allo sbocco della Valle d’ Aosta e alla base delle pendici meridionali delle Alpi Biellesi, in provincia di Biella. Estesa per 7.5 kmq è delimitata a Nord dai resti di una morena del Pleistocene Inf. e dalle alluvioni quaternarie del torrente Elvo, a Sud da una seconda morena della stessa fase glaciale e dalla valle del torrente Olobbia. L’area della miniera [d'oro romana] le cui evidenze archeologiche sono databili al II/I secolo a.C. con tracce di frequentazioni anteriori rappresentate in gran parte da massi erratici con incisioni rupestri è costituita da 2 terrazzi di origine fluvioglaciale ricoperti, nel Terrazzo Superiore da cumuli di ciottoli ed in quello Inferiore da sabbie e ghiaie, residui del lavaggio per l’estrazione del metallo. (da VEDI). subito più a valle7] Giustenice (SV): San Michele ❸
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07SV Giustenice N1008692.JPG# - ⊳MELIOR⊲ Vista dal Castello San Michele è la contrada storicamente più importante; acquartierata intorno al castello dei Del Carretto, fu sede municipale, " a cà cumünà". La chiesa (originariamente una semplice cappella) mostra la facciata con l'affresco e la meridiana (lato mare), all'interno il quadro restaurato del Santo. I resti della pianta principale del castello, oltre ai muraglioni a strapiombo e alla torre quadrata suddivisa in ambienti aperti verso la spianata d'accesso, permettono di immaginare la grandiosità di questo fortilizio posto a sentinella di uno dei valichi della val Maremola. Giustenice si trova nella Valle del torrente Scarincio, affluente del più vasto bacino della Val Maremola. Alle sue spalle il massiccio del monte Carmo (m. 1389), a valle in località corti sono stati ritrovati manufatti di epoca romana, probabilmente resti di una stazione per il cambio dei cavalli. Il paese di Giustenice (dal latino Jus Tenens "amministrare il diritto") è composto da varie frazioni raggruppate in cinque contrade, ognuna delle quali prende il nome dalla Chiesa o cappella omonima. ( da VEDI) La facciata della chiesa Panorama dal piazzale ALTRE7] Bergeggi (SV): gradini ❷
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07SV Bergeggi N1004548# maior ----------------------- Bergeggi (Berzezzi in ligure) è un comune italiano di 1.163 abitantidella provincia di Savona in Liguria. Il borgo storico di Bergeggi è situato in prossimità della costa della Riviera delle Palme, a circa 110 m di altitudine, alle pendici del monte Sant'Elena (347 m s.l.m.) dove viottoli permettono di scendere verso la passeggiata a mare e quindi il litorale. (da wikipedia) Bergeggi è un piccolo paese elevato rispetto al mare domina il golfo sottostante di fronte all'omonimo isolotto. Meta turistica imperdibile per gli amanti del mare per le sue bellissime spiagge considerate uniche al mondo.La sua posizione elevata rende i suoi vicoli e viottoli veramente unici in quanto sfociano in una passeggiata mozzafiato a picco sul mare che conduce anche alla Via Aurelia e alla bellissima spiaggia, rinomata per la chiarezza e trasparenza dell'acqua. (da vedi)7] Varazze (SV), Pero. Gradoni e gradini: la vita è fatta a scale
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07SV Varazze, Pero N1109161a.JPG - ⊳MELIOR⊲ elaborata da fotomie2009
Terrazzamenti e carpenteria sulla sponda destra del torrente Teiro.
La strada che da Varazze sale a Stella San Martino corre sulla sponda sinistra del torrente Teiro fino a Pero: poco prima, dall'altra parte del rio terrazze collegate con scale di legno nuove, forse non ancora finite.
Pero: il ponte sul Teiro della strada che sale a San Martino
visti da sotto il ponte della strada che va a Alpicella. Oltre quel ponte il torrente scende a sinistra..
giovedì 14 marzo 2013
1] Zubiena (BI), Vermogno - la Bessa ❹
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01BI Zubiena, Vermogno - Bessa N1110185 - ⊳MELIOR⊲ Colori stagionati La Bessa è la parte più orientale della collina morenica della Serra. Una strada sterrata corre nella Bessa non lontana dalla sponda destra del torrente Elvo, da Mongrando a Cerrione in provincia di Biella; altri sentieri salgono da questo sterrato alla strada asfaltata Mongrando-Cerrione, dove si trovano i vari nuclei abitati. La Serra è opera dell'antico ghiacciaio Balteo e divide Ivrea a est da Biella a ovest. Subito sotto agli alberi sullo sfondo c'è il "Roch Malegn", il malefico masso erratico .. ------------------- Il giacimento aurifero della Bessa si formò per erosione e risedimentazione, da parte di corsi d’acqua, dei depositi morenici ricchi di oro trasportati dall’espansione dei ghiacciai valdostani avvenuta a partire da 1 milione di anni fa; contemporaneamente furono liberati dai detriti i grandi massi erratici che ora costellano a centinaia il territorio del parco Il procedimento di "coltivazione del giacimento" consisteva nello scavo, mediante forza idraulica, del sedimento costituito da sabbia e da ciottoli di varia pezzatura che, raccolti ed accatastati ai lati dello scavo, formarono i grandi cumuli che oggi caratterizzano il paesaggio della Riserva. (da VEDI)
Il vicino masso erratico (con fantasma) e particolare delle incisioni rupestri sul blocco a destra. VEDI foto /VEDI altri / LEGGI Questo masso detto "Roc Malign" erratico spezzato in tre parti che, ancora oggi, alcuni preferiscono non frequentare e neppure nominare. Il frammento dominante e meglio soleggiato è inciso da una consistente serie di coppelle in maggioranza collegate a due a due da un canaletto. La presenza insistente del tema della coppia fa sospettare che la fertilità sia entrata, in tempi lontani, nella storia di questo masso, e potrebbe giustificare la pessima fama dovuta forse ad un anatema di matrice cristiana o ad una ancor più antica interdizione a frequentare un'area sacra. (da vedi)
01BI Zubiena, Vermogno - Bessa N1110185 - ⊳MELIOR⊲ Colori stagionati La Bessa è la parte più orientale della collina morenica della Serra. Una strada sterrata corre nella Bessa non lontana dalla sponda destra del torrente Elvo, da Mongrando a Cerrione in provincia di Biella; altri sentieri salgono da questo sterrato alla strada asfaltata Mongrando-Cerrione, dove si trovano i vari nuclei abitati. La Serra è opera dell'antico ghiacciaio Balteo e divide Ivrea a est da Biella a ovest. Subito sotto agli alberi sullo sfondo c'è il "Roch Malegn", il malefico masso erratico .. ------------------- Il giacimento aurifero della Bessa si formò per erosione e risedimentazione, da parte di corsi d’acqua, dei depositi morenici ricchi di oro trasportati dall’espansione dei ghiacciai valdostani avvenuta a partire da 1 milione di anni fa; contemporaneamente furono liberati dai detriti i grandi massi erratici che ora costellano a centinaia il territorio del parco Il procedimento di "coltivazione del giacimento" consisteva nello scavo, mediante forza idraulica, del sedimento costituito da sabbia e da ciottoli di varia pezzatura che, raccolti ed accatastati ai lati dello scavo, formarono i grandi cumuli che oggi caratterizzano il paesaggio della Riserva. (da VEDI)
Il vicino masso erratico (con fantasma) e particolare delle incisioni rupestri sul blocco a destra. VEDI foto /VEDI altri / LEGGI Questo masso detto "Roc Malign" erratico spezzato in tre parti che, ancora oggi, alcuni preferiscono non frequentare e neppure nominare. Il frammento dominante e meglio soleggiato è inciso da una consistente serie di coppelle in maggioranza collegate a due a due da un canaletto. La presenza insistente del tema della coppia fa sospettare che la fertilità sia entrata, in tempi lontani, nella storia di questo masso, e potrebbe giustificare la pessima fama dovuta forse ad un anatema di matrice cristiana o ad una ancor più antica interdizione a frequentare un'area sacra. (da vedi)
venerdì 8 marzo 2013
1] Zubiena (BI), Vermogno - la Bessa ❸
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01BI Zubiena, Vermogno - Bessa N1110180.JPG# - ⊳MELIOR⊲ Colori stagionali ------------------------------- La Riserva Naturale Speciale della Bessa, istituita nel 1985, è situata nel Piemonte settentrionale allo sbocco della Valle d’ Aosta e alla base delle pendici meridionali delle Alpi Biellesi, in provincia di Biella. Estesa per 7.5 kmq è delimitata a Nord dai resti di una morena del Pleistocene Inf. e dalle alluvioni quaternarie del torrente Elvo, a Sud da una seconda morena della stessa fase glaciale e dalla valle del torrente Olobbia. L’area della miniera [d'oro romana] le cui evidenze archeologiche sono databili al II/I secolo a.C. con tracce di frequentazioni anteriori rappresentate in gran parte da massi erratici con incisioni rupestri è costituita da 2 terrazzi di origine fluvioglaciale ricoperti, nel Terrazzo Superiore da cumuli di ciottoli ed in quello Inferiore da sabbie e ghiaie, residui del lavaggio per l’estrazione del metallo. La Bessa si presenta, attualmente, come altopiano che si estende sul prolungamento della valle del torrente Viona per 8 km in direzione NW-SE, largo da 800 metri fino ad un massimo di 1,7 km e digradante da una quota massima di circa 450 m a NW alla quota di circa 300 m a SE. (da VEDI) E’ noto come la fisionomia della Bessa sia prevalentemente caratterizzata da ammassi di ciottoli creati dalla coltivazione del giacimento aurifero. Gli ammassi di pietre venutisi a creare, privati di gran parte degli originari sedimenti tra loro interposti e soggetti ad un rapido dilavamento per le precipitazioni, hanno costituito un severo approccio per la vegetazione; pertanto solo le entità più adattate a condizioni di scarsità di elementi nutritivi hanno potuto man mano stabilirvisi e mantenersi. Nelle depressioni fra i vari settori ciottolosi e in prossimità di scorrimenti idrici si trovano condizioni favorevoli allo sviluppo di formazioni boschive. Ove il tasso di umidità è maggiore si produce una boscaglia ove prevalgono il carpimo (Carpinus betulus ), la farnia (Quercus robur) e il già citato frassino maggiore; l’elemento arbustivo consta del nocciolo, ciliegio selvatico (Prunus avium), del biancospino (Crataegus monogyna ), del tremolo (Populus tremula) e della frangola (Frangula alnus ). In questi ambienti tende sempre più ad infiltrarsi la robinia (Robinia pseudacacia ), aggressiva esotica nordamericana che si è inserita partendo dalle estremità longitudinali dell’area, correndo lungo le vie di maggiore accesso, più antropizzate. Oggi sono diversi gli esempi di situazioni boschive ove la robinia domina su ogni altra essenza, mostrando la faccia di maggiore degradazione della Bessa. (da VEDI)1] Cerrione (BI), Vergnasco - biplani: pensionati?
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01BI Verrone N1110179# - ⊳MELIOR⊲ Nell'aeroporto di Biella (Cerrione), emarginati. Chissà se saranno o no in pensione di anzianità, con i tempi che corrono ...... ----------- L'Aeroporto di Biella (IATA: nessuno, ICAO: LILE) Cerrione è un impianto situato a sud est di Biella, è servito dall'autostrada A4 ed è idoneo al traffico commerciale di terzo livello. È stato inaugurato il 17 marzo 1968 e disponeva inizialmente di una pista di 740 metri poi estesa ai 1320 metri attuali. L'aeroporto è aperto al traffico internazionale tutto l'anno.
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