Cossato (BI), Castellengo. /4
N0910342#
Castellengo è una frazione del comune di Cossato, in provincia di Biella.
Costituiva comune autonomo fino al 1936. Nella frazione si trova il Castello di Castellengo.
Le origini del castello si fanno risalire al X secolo per opera di Alberico di Monterone. Nel 1198 passò ai Bulgaro, nelle mani dei quali il maniero rimase fino al 1406.
Sul finire del 600, mutate le condizioni politiche e militari, comincia la trasformazione del castello da fortezza a residenza signorile. Il castello fu di proprietà dei conti Frichignono (1630-1883)
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Castellengo è al limite della
baraggia Candelo-Cossato (una brughiera, un basso altopiano sulla destra del torrente Cervo). Dall'altra parte della pianura al limite della
"Bessa" c'è
CERRIONE, tra Elvo e Olobbia, con quel che resta del castello.
lL CASTELLO DI CERRIONE è stato quasi interamente distrutto da un bombardamento il 10 ottobre 1944. Dal XV secolo perse il suo carattere di fortezza divenendo dimora di alcuni rami degli Avogadro di Cerrione che ne ricavarono abitazioni e depositi. Unica intatta ma pericolante, è una torre poligonale coronata da merli ghibellini.
Il Castello di Gaglianico è invece nella pianura e molto ben conservato. Di proprietà privata, è in un grande parco cinto da un alto muro. Dal ponte sul fossato davanti alla Torre di accesso, si possono vedere solo le costruzioni più alte, fra gli alberi. In certe festività religiose c'è una processione parrocchiale alla chiesetta interna.
Caratteristico per il doppio fossato e per il vasto giardino all’italiana, il
castello di Gaglianico sembra aver avuto due differenti fasi costruttive. Durante la prima, caratterizzata da una struttura più difensiva, sarebbe stata realizzata la Torre interna, oggi di spigolo ad un torrione angolare. Durante la seconda invece, avvenuta probabilmente a metà del Quattrocento ad opera di Carlo d’Amboise per volontà di Sebastiano Ferrero, viene costruito il cortile e le quattro torri angolari in aggiunta alla preesistente. Il castello, che si sviluppa su una pianta quadrilatera, è uno degli edifici meglio conservati del Biellese.
In una vecchia foto, dall'interno e dal lato opposto, appare così.